Apple ha rilasciato Safari per Windows, e la cosa si fa succosa (l'assonanza è voluta).
L'intento di Apple, almeno
secondo alcuni, è quello di entrare in competizione con i due browser più affermati,
Firefox e
Internet Explorer. Anzi, senza essere troppo presuntuosi, l'obiettivo è quello di
prendere il posto di Firefox come secondo arrivato, poiché il prima di Internet Explorer non viene di certo messo in dubbio: è infatti il browser preinstallato sul sistema operativo più diffuso.
Safari è, invece, il browser preinstallato su tutti i sistemi Mac da un po' di anni a questa parte ma nonostante questo stenta a decollare.
Diamo un'occhiata alle statistiche pubblicate da W3School, di cui estrapolo i dati per il mese di maggio e metto tra parentesi la differenza con aprile:
Internet Explorer 7: 19,2% (+0,1%)
Internet Explorer 6: 38,1% (-0,3%)
Firefox: . . . . . . 33,7% (+0,8%)
Safari: .. . . . . . 01,5% (-0,1%)
Opera: . . . . . . . 01,6% ( INV )
Da questo elenco ho trascurato Mozilla (che comprende Netscape e la Mozilla Suite) e Internet Explorer 5.
Vediamo ora i dati che riguardano l'utilizzo dei sistemi operativi, sempre nel mese di maggio:
Windows: 87,4%
Linux: . 03,3%
Mac: . . 03,8%
Da questi dati risulta che
il 3,8% usa un Mac, ma allo stesso tempo
solo l'1,5% del totale usa Safari. Questo significa, banalmente, che
solo il 40% degli utenti Apple usa Safari,
nonostante Safari sia preinstallato. Il restante 60% preferisce perdere un po' più di tempo e usare Safari per scaricare
Firefox oppure
Opera.
Mentre Microsoft è riuscita ad imporre Internet Explorer preinstallandolo sui suoi sistemi operativi (questa fu la prima guerra dei browser) Apple non è riuscita nel medesimo intento e nonostante questo cerca ora di giocare in trasferta una partita che non ha ancora vinto neanche in casa.