Psystar denunciata
Alla fine Apple ha fatto quello che tutti si aspettavano e si appresta a portare Psystar in tribunale per i suoi OpenComputer.
Per chi si fosse perso qualcosa, Psystar è una piccola, minuscola società produttrice di piccì che qualche mese fa ha cominciato ad offrire per le sue macchine la possibilità di installare MacOSX Leopard.
Secondo quanto riportato da Punto Informatico, Apple accusa Psystar principalmente di violazione del copyright, induzione alla violazione del copyright, violazione di marchio registrato e violazione di contratto. È fuor di dubbio che alcune di queste accuse possano essere effettivamente fondate (Psystar fornisce gli update per le sue macchine e lo fa modificando quelli ufficiali di Apple).
Tuttavia la condotta di Psystar non può considerarsi del tutto sbagliata: tutte le copie del sistema operativo sono regolarmente pagate e in precedenza limitazioni simili a quelle imposte da Cupertino sulle possibilità di utilizzo del suo software sono state considerate nulle (verificate pure, è tutto documentato).
Apple inoltre parla di danni irreparabili, ma è ragionevole pensare che le utenze Psystar e quelle Mac siano da considerarsi nettamente separate: chi compra un Psystar, bruttino e assemblato, è decisamente un acquirente che non aveva intenzione di acquistare un Mac vero.
Resta la questione del prezzo del sistema operativo: Apple potrebbe dire di vendere sotto costo il suo MacOSX proprio perché recupera il danaro dal legame con il suo hardware (i Mac costano un po' di più anche per quello). In tal caso però non sarebbe più corretto dire che MacOSX costa meno di Windows. Delle due o l'una o l'altra, a voi la scelta.
Nel frattempo non è ancora noto se Psystar voglia avvalersi della norma blocca processi.
Buona udienza a tutti.