Visualizzazione post con etichetta linux. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta linux. Mostra tutti i post

venerdì 28 novembre 2008

Utente Linux sentenzia: MacOSX è roba da imbecilli

Simone Brunozzi è un informatico italiano che lavora per Amazon. È un convinto utente di Ubuntu Linux, tanto da farsi chiamare Ubuntista. Ha usato per un po' ad usare il Mac e per una volta abbiamo un punto di vista di uno switcher che non proviene da Windows, ma da Linux. E il risultato è più che godibile.

Simone infatti dice di apprezzare molto l'hardware del Mac (ha un MacBook bianco, di quelli che hanno ancora la Firewire e si collegano ai monitor esterni senza fare i capricci). Il giudizio sul software è invece impietoso. Ecco alcune osservazioni:

  • Mac è fatto per imbecilli, o per chi vuole far finta di essere imbecille quando usa un PC. Io, quando uso il PC, cerco in tutti i modi di sembrare intelligente (se poi ci riesco o no, è un altro discorso).
  • Installare software è un po’ un casino. E’ molto più facile in Ubuntu.
  • Mac OS X ti forza a fare delle cose (appunto, per imbecilli), ma io le voglio fare come dico io, e ci incazziamo.
  • Per installare certi software bisogna incazzarsi (Picasa, o quello per gestire il telecomando, eccetera).

La conclusione? «Spiacente, caro Mac OS X. Ubuntu vince su tutti i fronti».

Per dovere di cronaca ricordo ai miei affezionati lettori che Ubuntu è gratuito. A scaricarlo non si va incontro agli avvocatoni di Apple, né a quelli di qualcun altro. Volendo ve lo spediscono anche a casa. E soprattutto funziona anche sul Mac.

Buon pinguino a tutti.

venerdì 25 luglio 2008

S'i fosse casa

Simpatico paragone tra sistemi e case.

Se Windows fosse una casa? Sarebbe un palazzo governativo costruito in economia e velocemente, e proprio per questo costerebbe di manutenzione molto più del costo iniziale.

Se Linux fosse una casa? Sarebbe la casa da sogno per designer e carpentieri, dove tutto può essere spostato con facilità per incontrare il gusto e le esigenze di chi ci vive dentro. Senza contare i minuziosi controlli effettuati da migliaia di carpentieri, tra i migliori al mondo. Roba da rendere i vicini invidiosi: «Ma dove lo hai comprato?». Solo che quando gli dici che l'hai fatto tu, ti lanciano occhiate di sdegno perché «sei uno di quelli».

Se Mac fosse una casa? Avrebbe un pavimento lustro abbastanza da riflettere tutti gli oggetti della casa. Tutte le luci sono al posto giusto, esattamente come vuole il padrone di casa, per cui non toccate nulla.

Geniale.

Buona casa a tutti.

lunedì 31 marzo 2008

E il Mac arrivò ultimo

Foto di ggee dal CanSecWestSinceramente non avevo dubbi: vuoi che un po' era nell'aria, vuoi che un po' l'esperienza insegna, mi aspettavo che fosse il sistema Linux l'ultimo a restare in piedi.
A deludere è stato Windows Vista: dopo tanti vituperï e tanta infamia, sembrava dovesse cadere prima e invece così non è stato. È servito un ulteriore rilassamento delle regole del contest per riuscire a buttarlo giù. Alla fine è caduto grazie ad una falla 0-day (cioè non ancora resa nota) nel Player Flash di Adobe. E questo ci dovrebbe far riflettere. A capo.

Linux, l'africana Ubuntu nella fattispecie, non è caduto.
Windows Vista è caduto grazie ad una falla in un software Adobe.
MacOSX è caduto grazie ad una falla in Safari.
Cosa significa? Vengo e mi spiego. Mentre Windows è caduto grazie ad un problema portato da un software di terze parti, il Mac (fatto da Apple) è caduto per colpa di una falla in Safari (sempre fatto da Apple).
Insomma se Apple ha fallito non può far altro che biasimare se stessa.

Per le precedenti puntate:

giovedì 25 ottobre 2007

Spaces: la grande non-novità

Leopard avrà Spaces: un'importante innovazione altamente tecnologica presente in tutti gli ambienti Linux e Unix in generale da quasi dieci anni.
Con questo non voglio dire che Cupertino stia lì a inseguire. Voglio dire che a prendere spunto dagli altri non si fa mai male e che anche Apple copia le idee da altri progetti, così come altri progetti copiano le idee da Apple. Se non ci fosse questo reciproco stimolo ci sarebbe poca innovazione, per lo più pilotata dai singoli costruttori al solo fine di vendere nuove versioni dei loro software, e questo non andrebbe certo a favore degli utenti finali.
Per cui smettiamola una buona volta di urlare "Hanno copiato Apple! Hanno copiato Apple!". Ogni volta che leggerò qualcosa del genere sarà mio onore mostrare una prior art che dimostra il contrario.

venerdì 21 settembre 2007

Spassionatamente Linux

La goccia che ha fatto traboccare il vaso. Un post appassionato e scritto bene, molto meglio di come potrei fare io. Da leggere, assolutamente. Sono quasi commosso.

giovedì 28 giugno 2007

Tre super computer su cinquecento basati su Mac.

Ogni sei mesi viene pubblicata una mappa dei cinquecento computer più potenti al mondo, quelli che vengono chiamati Super Computer.
E anche in questo caso Mac batte Windows, sorpassandolo del 50%: infatti i super computer basati su Windows sono solo due, mentre quelli basati su Mac OS sono un numero enormemente maggiore: tre. I conti sono presto fatti.
Torniamo ad essere seri. E' ovvio che il sistema di casa Apple è troppo rigido e chiuso per poter essere adattato a realtà diverse i microcalcolatori che si trovano nelle case e negli uffici. Ed è per questo che 389 super calcolatori sono equipaggiati con Linux: 389 a 3 è veramente uno scontro impari.
Per fare calcoli seri servono sistemi operativi seri, che non stiano lì a piangere se qualcuno li modifica violando la loro proprietà intellettuale ma che incoraggi i cambiamenti. Serve un'apertura mentale che in Apple è dura a venire.
Serve Linux
. O i sistemi BSD veri.