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lunedì 8 giugno 2009

Di nuovo

Di nuovo l'iPod Touch non ne vuole sapere di leggere alcuni brani. Significa che di nuovo devo ripristinare tutto: il che comporta cancellare i dati, ripristinare il firmware e ricopiare tutte le canzoni. Tempo di percorrenza previsto: due ore.

Formatta e reinstalla. Sembra quasi di usare Windows.

martedì 16 dicembre 2008

Figli di un iPod minore

Come tanti altri fortunati o sfortunati utenti ho un iPod Touch. Comodo per navigare, almeno quando Safari non va in crash, un po' meno per ascoltare la musica. Per fortuna c'è il JailBreak che ci aiuta a far fronte a mancanze e problemi. Defective by design, lo chiamano.

In generale un giocattolo abbastanza interessante che però ha un fratello che si chiama iPhone. Il fratello maggiore è infatti più completo, non solo per la dotazione hardware, ma anche per il trattamento che riceve da Apple. Ricapitoliamo un po'.

Inizialmente l'iPod Touch non aveva nessuna della applicazioni "produttive" di iPhone, una su tutte l'email, che è sicuramente tra le più utili. Hacker a parte, Apple le concesse all'iPod Touch solo più tardi, e a pagamento: €17,99 e passa la paura. Gli iPod Touch nuovi, invece, ce le avevano già dentro. Alla faccia della fidelizzazione.

Poi fu il turno dell'aggiornamento al firmware 2.0. Per l'iPhone il passaggio era gratis. Per l'iPod Touch, ancora una volta, a pagamento: €7,99 e anche questa volta passa la paura. Ovviamente si trova molto facilmente in rete e una volta installato iTunes permette di effettuare tutti gli aggiornamenti successivi, ma Apple imperterrita punisce e tradisce gli utenti iPod Touch. Anche in questo caso, nuovi utenti avvantaggiati (ma questa era più accettabile).

Infine lo Street View di Google. Dopo aver visto che Android ce l'aveva, Apple è corsa ai ripari per portare lo Street View sul suo telefono. E solo su quello. Anche in questo caso l'iPod Touch è stato escluso. Anche in questo caso è stato facile trovare la chiave per aprire lo scrigno, anche perché era nascosta dentro l'iPod stesso, a riprova che il fratello minore nulla ha da invidiare al fratello maggiore. E anche in questo caso c'è da credere che Apple in futuro faccia pagare qualcosina agli utenti iPod Touch. Unica nota di merito: non c'è neanche su quelli nuovi.

Verrebbe da chiedersi: Perché Apple odia così tanto chi ha le versato centinaia di Euro per avere un iPod Touch? Forse è perché gli utenti iPhone continuano a pagare attraverso le bollette del telefono. O forse è proprio per una questione di antipatia, per tutte queste brutte persone che con un Touch e un telefonino qualsiasi da quattro soldi fanno tutte le cose che riesce a fare un iPhone. Bisogna mettere un po' di distanza.

Buona minoranza a tutti.

giovedì 11 settembre 2008

Ricomincia la rincorsa

Era prevedibile: il nuovo iTunes blocca iPhone e iPod Touch sbloccati. Niente paura, la soluzione è prossima e sarà efficacie come al solito.

Nel frattempo ecco come deve essere andata l'ultima riunione in casa Apple a proposito dei terminali sbloccati.

- Steve... Sì, ecco... è che...
- Cosa?, diavolo di un mac!
- È che l'hanno sbloccato di nuovo.
- L'iPhone dici?
- Sì, Steve, l'iPhone. E anche il Touch.
- Cacchio, ma non possiamo portarli in tribunale?
- Non saprei, dovremmo chiedere all'ufficio legale e...
- Magari denunciamo tutti quelli che lo sbloccano, no?
- Ehm... beh, non saprei... insomma in fin dei conti ce li hanno pagati...
- Sempre con questa storia della proprietà privata, ma non l'avevano abolita?
- No, Steve. Solo in Cina.
- Quelli sì che sono bei posti!

domenica 13 luglio 2008

Entrate pure, la porta e aperta!

A dirlo non è certo Apple, che pur di spennare i suoi clienti li convincerebbe che è meglio per loro farsi prendere le impronte digitali (e che siamo bambini nomadi?).
A dirlo è invece il solito, ormai salito agli onori della gloria, Dev Team che ha appena rilasciato un video, un mero assaggio, di quello che sarà uno dei software più amati (dagli utenti) e odiati (da Apple) delle prossime settimane.
Il tool sarà in grado di sbloccare sia iPod Touch che iPhone, indipendentemente dalla data d'acquisto e dall'attivazione, e funzionante sia con il firmware 1.1.4 che 2.0. E badate che non si tratta solo di far funzionare il telefono con delle schede SIM diverse, cosa che dovrebbe essere già possibile in Italia, ma anche di poter installare dei programmi senza piegarsi al giogo dell'App Store e della sua censura.
E dire che un blog dedicato all'hacking, evidentemente partito con lo scopo di arrendersi, «mettendo una pietra TOMBALE sul futuro dell'iPhone "cracckato"» (testuali parole, triple consonanti comprese).
Buon firmware 2.0 a tutti.

venerdì 2 maggio 2008

Chi non vuole i Concept Album?

Wish you were here - Foto di rogiroApple, ovviamente. Vediamo come.
L'iPod Touch è davvero un bel gioiellino: comodo per consultare qualche paginetta web al volo, molto meno comodo per ascoltare la musica. Personalmente una delle cose che più mi manca è la possibilità di scegliere casualmente gli album. Per i brani si può andare in Shuffle (chiamatelo anche Random se più vi soddisfa), mentre non si può fare per i dischi. Non per un'impossibilità tecnica, ma per una precisa scelta economica.
Dall'iPod Touch (e nell'iPhone, ovviamente) è possibile accedere, in versione minimale e ridotta, all'iTunes Store dove, come tutti sanno, è possibile acquistare i brani a 99 centesimi l'uno: una manna dal cielo visto che molti dischi di musica leggera, straniera e italiana, contengono uno o due canzoni di valore, mentre tutto il resto fa volume. Per i concept album, ovvero quei dischi pervasi da un filo conduttore, da una storia, da un tema, l'acquisto della singolar canzone non conviene poi così tanto: il disco ritorna ad avere il fascino dell'oggetto indivisibile.
Ecco che si giustifica la scelta di escludere lo shuffle degli album: ad Apple conviene scoraggiare il più possibile l'ascolto degli album interi, anche ricorrendo alla cura dei dettagli a cui siamo abituati. Più gli utenti si abituano a denigrare il disco completo in favore del singolo del momento, più iTunes guadagna punti nei confronti del buco con le note intorno.
E per Non al denaro non all'amore né al cielo del grandissimo Fabrizio De André, o Wish You Were Here dei Pink Floyd vale decisamente la pena mettere su il disco, sedersi in poltrona e godersi la copertina con la punta delle dita.

giovedì 6 marzo 2008

La paura fa novantanove

BW_jailed snow by racineurSteve Jobs ha presentato il Software Development Kit per iPhone, iPod Touch e tutti quei dispositivi futuri di cui è facile prevedere l'arrivo. Tutti si aspettavano qualcosa di speciale, applausi a non finire, standing ovation e invece...
E invece accoglienza freddina, chissà come mai.
Forse perché l'SDK non ha nulla di speciale? Forse perché non c'è nulla di più rispetto a tutti gli SDK per le altre piattaforme mobili? Forse perché Apple come suo solito vuole tenere tutto sotto la sua ala protettiva?
Forse è proprio così. Comunque resta il fatto che per scaricare il tanto ambito SDK bisogna registrarsi come sviluppatore. Gratuitamente. E per installare i nuovi programmi bisognerà aggiornare il firmware alla versione 2.0, prevista per giugno. Anche questo, gratuitamente. Tranne che per l'iPod Touch per cui bisognerà pagare una piccola sovrattassa (come per il canone Rai scaduto), una piccola imposta dovuta alla legge americana. A cui siamo soggetti anche noi europei, anche se i giocattolini di Apple li fanno in Cina.
Una volta sviluppato il programma, questo andrà distribuito obbligatoriamente tramite iTunes. Se il programma è commerciale Apple tratterrà il 30% (neanche i giochi per Playstation devono versare un balzello così alto). Se invece il programma è distribuito gratuitamente Apple lo distribuirà gratuitamente, anche se questa è una mezza bugia. Infatti che il programma sia gratuito oppure no, lo sviluppatore dovrà comunque aderire all'iPhone Development Program, che prevede una quota d'iscrizione di 99 dollari. Tutto questo mentre sia per Symbian che per Android non c'è nessuna quota associativa e Android è addirittura opensource. Giusto per restare liberi.
Per quanto riguarda il titolo La paura fa novantanove, ci sono due riferimenti. Uno riguarda il prezzo da pagare per aderire al programma di sviluppo, 99 dollari. L'altra è la paura che Apple ha di Android: perché altrimenti affaccendarsi a fornire un SDK agli sviluppatori?

lunedì 21 gennaio 2008

JailBreak. Ovvero liberiamo l'iPod Touch

L'iPod Touch, in maniera simile al suo fratello maggiore iPhone, è un piccolo computer a tutti gli effetti. Funziona grazie ad una versione mobile di MacOSX, e pertanto è un sistema Unix a tutti gli effetti. Come tutti sanno, però, Apple cerca di evitare che gli utenti usino questo gioiellino al di fuori delle funzioni di un player avanzato con qualche funzione web. Dal mio punto di vista questo è inaccettabile: l'ipod è mio e ci faccio un po' quello che mi pare.

JailBreak è il primo passo per ogni utente iPod Touch (e anche iPhone) che si ritenga libero. È una falsa immagine TIFF che sfrutta un baco di tipo Buffer Overflow nelle librerie libtiff, il componente che mette Safari in grado di leggere le suddette immagini, per avere accesso ad aree riservate del sistema.
Si tratta di un tipico caso di Code Injection: si sfrutta il mancato controllo dei limit di un buffer dati per sconfinare in una zona di memoria in cui sostituire le istruzioni del processo in esecuzione. In pratica si sostituisce parte del codice del Safari in esecuzione (la copia su disco non viene toccata) con del codice diverso che provvede a scaricare e installare quanto serve per aprire le porte ai programmi aggiuntivi.
Lo stesso baco è stato sfruttare per aprire la PlayStation 3 e la PlayStation Portable all'utilizzo di dischi di backup dei giochi. Questo tipo di attacco è molto comune e viene spesso utilizzato per accedere illegalmente a reti e computer. Ovviamente noi non siamo qui per questo.

iPod Touch Screenshot AppSnapp Installer JailbreakNel mio caso l'installazione è stata estremamente semplice: infatti il mio iPod Touch (un modello da 16 GB) è arrivato con il firmware 1.1.1. Il baco nelle librerie libtiff è stato infatti corretto, dopo un bel po' di tempo considerandone le conseguenze, con il firmware 1.1.2. Sembra che tutti conoscessero la presenza di tale falla tranne Apple che, vinta dalla pigrizia del successo, ha preferito aspettare che gli sviluppatori delle librerie ne rilasciassero un aggiornamento invece di mettere due programmatori suoi a risolvere il problema. Tanto meglio.
Nel mio caso, quindi, mi è bastato collegare il Safari dell'iPod Touch all'indirizzo jailbreakme.com e procedere all'installazione: la procedura consiste di un paio di click che portano il browser fino al file TIFF incriminato. Tutto avviene automaticamente: il download e l'installazione durano circa un minuto. Alla fine si viene rimandati alla schermata iniziale e una volta sbloccato lo schermo ci si ritrova con un'icona in più: l'AppSnapp Installer.

Nel caso sull'iPod sia caricato il firmware 1.1.2 occorre retrocederlo alla versione 1.1.1 e solo allora procedere con JailBreak. La procedura completa è spiegata su questo sito (in inglese).

Nel caso abbiate un firmware 1.1.3, quello presentato al MacWorld 2008, allora vi tocca aspettare: la strada per l'evasione è stata già trovata. Restiamo in attesa di ulteriori dettagli: gli hacker hanno annunciato che renderanno disponibile la guida solo quando Apple presenterà lo SDK (il Software Development Kit) per iPod Touch e iPhone. La speranza è che non si debba ricorrere a trucchetti per usare software di terze parti. Staremo a vedere.
L'installazione dell'AppSnapp Installer comporta il blocco dello schermo (come quando non lo si usa per qualche minuto). Questo è dovuto al riavvio dello Spring Board, l'interfaccia che gestisce le icone, in seguito all'aggiunta di un'icona nella home. Succederà ogni volta che un'icona verrà aggiunta o rimossa dall'interfaccia: dopo le prime due o tre volte ci si fà l'abitudine.
Detto questo potete cominciare ad installare quello che volete. Ma questo lo vediamo un'altra volta.

mercoledì 16 gennaio 2008

L'affronto con la 'i' davanti

Tra i miei amici ce n'e' uno particolarmente burlone che ha anche la fortuna di essere particolarmente benestante (merito suo non dei suoi parenti. Lui, che mi conosce molto bene e che legge anche questo blog, ha pensato bene che il modo migliore per dimostrarmi la sua amicizia fosse quello di regalarmi un iPod Touch.
E cosi' mi trovo a scrivere questo post utilizzando il nuovo iPod: dovrei forse diventare costruttivo? Certo che no.
Coglierò invece l'occasione per raccontare i passi per liberare questo piccolo gioiello dalla gabbia in cui sua madre lo ha rinchiuso.
Quindi a presto.

PS: la tastiera è decisamte scomoda... E perché diavolo poi una QZERTY?