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venerdì 12 dicembre 2008

Display Port e DRM: una patch da presa in giro

Nuntio vobis gaudium magnum: habemus patch!

La patch in questione è l'aggiornamento di Quicktime (70 MB, mica bruscolini) ed è riservato ai soli MacBook e MacBook Pro della serie aluminium. L'aggiornamento permette ai fortunati (o sfortunati) possessori dei nuovi portatili di riuscire a vedere su uno schermo esterno privo della ormai mitica presa mini Display Port i filmati SD, cioè a definizione standard. E solo quelli.

Resta infatti il blocco per quelli ad alta definizione, che pure farebbero la loro porca figura su un qualsiasi 23 pollici con entrata DVI di un paio di anni fa. E resta anche il comportamento indecente di Apple riguardo la presenza di questa ennesima ed inutile protezione, sottaciuta colpevolmente durante il giubilo della keynote. Riporto (in originale e tradotto) quanto dice Ars Technica in proposito:

The greater concern that some buyers had, however, was that Apple had incorporated HDCP into their new machines without telling them about it in advance, which is obviously a problem that is still in place.

La più grande preoccupazione che hanno avuto alcuni acquirenti, è stata che Apple aveva incorporato il protocollo HDCP nelle loro nuove macchine senza comunicarglielo in anticipo, un problema che è ovviamente ancora aperto.
Buona re-visione a tutti.

PS: questo post è un po' vecchio, si era perso tra le bozze, saltatelo pure se volete, anche se ormai siete arrivati fino alla fine.

venerdì 17 ottobre 2008

Perché Apple non ha l'HDMI

Durante il question time dell'ultimo keynote, qualcuno ha chiesto a Jobs e soci: «Perché non c'è l'HDMI?»
La risposta: «L'HDMI non ce la fa a pilotare il nostro monitor da 30 pollici, così abbiamo scelto la Display Port».

Traduco la risposta: «Non abbiamo messo l'HDMI perché vogliamo che coi nostri computer si usino solo i nostri monitor. Ci mancherebbe altro che gli utenti Apple acquistassero roba dalla concorrenza!».

Infatti l'HDMI può pilotare senza problemi la mastodontica risoluzione 2560x1600 del monitor da 30 pollici. È il monitor di Apple che manca della connessione HDMI. E la cosa più intrigante è che manca anche della connessione Display Port, cosa che rende la risposta di Jobs e soci ancora più campata in aria.

È tuttavia probabile che Apple introduca presto anche un nuovo monitor da 30 pollici, simile a quello da 24 presentato. Insomma, la scelta della Display Port non è una questione tecnica come vogliono farcela bere, ma solo commerciale. In parole povere: ti taglio le gambe, così non puoi scappare.

E pensare che invece la Apple TV la porta HDMI ce l'ha!

Buona definizione a tutti

domenica 26 agosto 2007

Lo schermo è lo specchio della CPU


Apple ha presentato il nuovo iMac. Bello. Bellissimo. Sicuramente uno degli specchi più belli che io abbia mai visto. Quasi mi veniva di tenerlo spento (ebbene sì, sono molto vanitoso). Poi è arrivato il commesso e mi ha fatto vedere come si accende: "Questo quì è il mouse, vede? Quando muove il mouse si muove la freccetta sullo specchio". Avessi qualche anno di meno lo avrei usato per schiacciare i punti neri, un po' come quello enorme, lì sotto lo specchio. Sì, quello a forma di mela!. Mi sembra un po' lo stemma reale sulla bandiera italiana. Giusto a ricordare che c'è un po' di sudditanza.
Siamo seri. Quando anni fa la Sony tirò fuori i monitor Glossy per i propri portatili mi augurai vivamente che l'esempio non fosse seguito da nessun altro e invece non fu così. I portatili finirono di essere utilizzabili in tutte le occasioni come ebbi ad accorgermi viaggiando in treno quando un signore sembrava quasi impazzito a cercare un posto buono per evitare i riflessi. Purtroppo la moda non ha risparmiato neanche Apple e neanche i desktop. E se ancora pensate che questo tipo di monitor sia migliore allora non avete mai utilizzato un Eizo.
Giusto per completezza, i nuovi iMac da 20 pollici hanno anche un angolo di visione inferiore ai modelli precedenti: da 170 siamo scesi a 160 gradi.
Un consiglio: gli sfondi scuri, le lampade e i film un po' bui.

mercoledì 23 maggio 2007

Uno schermo vale l'altro

Per il bene delle aziende in Italia le class action non esistono. Invece negli Stati Uniti ci sono, sono ampiamente usate e con successo. La class action iniziata in California qualche giorno fa prende di mira la Apple e la accusa di pubblicità ingannevole sulla qualità dei monitor dei portatili MacBook e MacBook Pro. In pratica la Apple pubblica delle specifiche delle rese cromatiche estremamente elevate, per una visione

simply unavailable on other portables
[semplicemente non disponibile su altri portatili]
In realtà i milioni di colori sono finti e sono frutto di un trucco software: il MacOSX sopperisce alle carenze del monitor mischiando i colori dei pixel vicini per dare l'illusione, e solo quella, di avere tanti colori.
Sinceramente, se tutti i produttori di portatili usano lo stesso tipo di schermo (quella schifezza lucida impossibile ad usarsi in qualunque ambiente illuminato), perché Apple dovrebbe usare qualcosa di meglio?