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mercoledì 17 giugno 2009

Il più iPhone

sabato 2 maggio 2009

Il dilemma 2

Ci si arrampica sugli specchi pur di non ammettere la cruda verità, ovvero che a parità di caratteristiche un PC costa meno di un Mac.

Qualcuno mi è venuto a dire che il Dell che ho scelto nel post "Il dilemma" in realtà ha una sola USB. In realtà ne ha due. Nei commenti è stato anche scritto che il Dell non ha il bluetooth. E invece ce l'ha. E che il Dell ha un processore diverso e meno potente. E invece ha lo stesso identico processore del Mac (Think Different!). E ancora che il Dell è plasticaccia, più o meno come i MacBook in plastica (alla Apple la chiamano policarbonato, ma è sempre plastica). E anche in questo caso occorre smentire, visto che lo Studio XPS è in alluminio e magnesio. Per amor di precisione ho stampato un riepilogo del modello scelto con le modifiche che ho selezionato, come descritto nell'altro post (cliccate per ingrandire).

E giusto per aggravare la situazione a Dell è venuto in mente di offrire uno sconto di 100€ (per avere degli sconti da Apple bisogna accontentarsi di computer rattoppati ricondizionati.

Il risultato dello sconto è che ora lo Studio XPS costa 1118€, contro i 1688€ del MacBook con le modifiche apportate, lo ricordo ancora una volta, per essere all'altezza del suo cugino made in Dell. La differenza tra i due sale a 570€, e il MacBook ora costa circa il 51% in più del Dell.

Buon riepilogo a tutti.

giovedì 30 aprile 2009

Il dilemma

Mi servirebbe un computer nuovo. Quelli che ho funzionano ancora, ma sono diventati lenti per le attività che si possono fare ultimamente (confesso che il colpo di grazia me l'hanno dato i filmati in HD preparati dalla mia dolce metà). Per ora ne prenderei solo uno, e come idea originale mi vorrei orientare su un Mac (sono più carini, e hanno quelle piccole sciccherie che piacciono tanto). Detto che vorrei un portatile non troppo grosso, devo anche dire che c'è qualcosa che mi frena dal correre verso un MacBook.

Quello che mi frena è il Dell Studio XPS 13, che come caratteristiche interne è molto simile a quello che si trova sotto il cofano del 13 pollici di Apple: processore Intel a 2,40 GHz, scheda video nVidia, e così via.

A parità di configurazione, però, il Dell costa nettamente meno: mi sono fatto due conti con il configuratore online e ho ottenuto un totale di 1218€ per una macchina equipaggiata con:

  • Processore Intel a 2,40 GHz
  • Display 1.280x800 da 13,3" illuminato a Led
  • Ram da 4GB
  • HD da 320GB a 7200RPM
  • Scheda grafica nVidia® 9500m da 256 MB
  • Prezzo totale: 1218€

Il MacBook che più gli assomiglia (in realtà nella mia fase di ricerca il procedimento è andato nella direzione opposta) una volta aggiunti alcuni componenti per andare grosso modo a pari con il Dell, arriva a costare la bellezza di 1688€. La configurazione prevede:

  • Processore Intel a 2,40 GHz
  • Display 1.280x800 da 13,3" illuminato a Led
  • Ram da 4GB
  • HD da 320GB a 5400RPM
  • Scheda grafica nVidia® 9400m da 256 MB
  • Prezzo totale: 1688€

Come detto, per arrivare grosso modo a pari con lo Studio XPS ho dovuto fare alcune modifiche:
  • + 2GB di Ram: 90€
  • HD da 320GB invece che 250GB: 70€
  • Adattatore Mini DisplayPort - VGA: 29€

Il MacBook ha qualche asso nella manica. Ha un touchpad che mi piace veramente tanto, è più leggero di 160 grammi (questa è veramente una sottigliezza) e ha una batteria che dura di più (5 ore contro 4, se non mi sbaglio).

Il Dell però ha dei vantaggi che non sono da poco: un lettore di schede (così non mi devo portare un cavo in più per la macchina fotografica), un Hard Disk più veloce, una scheda video migliore, e qualche porta in più. Ad esempio per il video monta VGA, HDMI e Display Port. Anche qui il risultato è che non mi devo portare dietro dei cavi aggiuntivi. Giusto per la cronaca (ovvero non mi interessa più di tanto): la Ram del Dell può arrivare fino a 8GB, quella del MacBook si ferma a 4. Da tenere conto è anche la possibilità di contrattare al telefono con i tizi di Dell: qualche sconticino o qualche regalo ci scappa sempre. Potrei provare a chiedere qualcosa del genere anche all'Apple Store online, ma ho paura di essere trattato come un accattone.

Oltre a tutte queste cose bisogna anche tener conto che per prendere il MacBook bisogna aggiungere circa 470€, ovvero circa il 38% in più rispetto al prezzo del Dell.

E vorrei tanto capire perché Microsoft nei suoi spot abbia scelto degli esempi di PC oggettivamente mediocri.

Buon confronto a tutti.

mercoledì 7 gennaio 2009

iTunes: la libertà si paga

Via il DRM dai brani in vendita su iTunes Store. Meglio tardi che mai, anche perché tutti gli altri concorrenti di Apple avevano abbandonato ormai da tempo gli inutili lucchetti, avendo realizzato come questi fossero solo un impedimento e un fastidio per gli utenti onesti. Quelli disonesti avrebbero comunque trovato altre vie per rubare (potremmo parlare per anni interi di questo problema, magari trovandoci per una volta tutti dalla stessa parte).

In questa storia c'è però un piccolo neo. Apple offre a tutti gli acquirenti la possibilità di aggiornare la propria libreria al formato plus, senza DRM a 256Kb/s, ma per farlo chiede di pagare un riscatto: 30 centesimi per liberare ogni brano. Una specie di sequestro di canzone.

Scherzi a parte, fatico a capire la motivazione di questo 30% di maggiorazione sui vecchi acquisti. Infatti il diritto d'autore è stato già pagato con l'acquisto originale. E neanche il sovrapprezzo può essere giustificato per il consumo di banda destinata al download del nuovo file: 4 minuti di musica a 256Kb/s equivalgono a meno di 8MB di download. Neanche gli abbonamenti italiani per navigare su internet coi telefonini sono così cari.

Insomma, non è tutto oro quello che luccica ma liberare i file dal DRM è cosa buona e giusta.

Buon ascolto a tutti.

lunedì 27 ottobre 2008

Poche vendite, tanti incassi

Come è possibile che un'azienda che non arriva neppure al 5% del mercato abbia una capitalizzazione superiore a tutti gli altri produttori di computer e una liquidità simile a quella di Microsoft?

Le risposte sono due.

La prima è l'indotto. Apple continua ad incassare grazie alle canzoni vendute sul suo store (che non sarebbe assolutamente così famoso se non fosse per l'iPod) e sui contratti telefonici del suo iPhone. Tutti soldi che ovviamente non crescono sugli alberi di mele, ma che vendono comunque e sempre dalle tasche dei clienti.

La seconda risposta è il rincaro. Apple è il produttore che rincara più di tutti i prezzi di vendita dei suoi prodotti rispetto ai costi sostenuti per costruirli. Si era detto che la nuova monoscocca in alluminio avrebbe portato un abbassamento dei prezzi, cosa che non c'è stata. Nonostante questa ammirevole ingegnerizzazione comporti un risparmio nei costi di produzione.

Inoltre non pensiate che i nuovi chipset NVidia siano più costosi di quelli Intel. Il chipset 9400 di Nvidia e l'intel G45 sono proposti pressappoco allo stesso prezzo (Apple tra l'altro è rimasta per un po' indietro non utilizzando il G45, ma solo il vecchio G31). Senza contare della scomparsa della porta FireWire, non una scelta tecnica ma una mera questione di risparmio che non si è tradotta sul prezzo finale.

Ovviamente è pacifico che se un'azienda fa un prodotto valido, e i computer Apple lo sono, debba guadagnarci tanto. È altrettanto pacifico che l'utente non va preso per il culo facendogli credere cose non vere. Basterebbe dirgli: siccome che siamo molto bravi e pensiamo che tutti gli altri fanno schifo allora abbiamo deciso di farvi pagare di più.

Quando vedete Steve Jobs che ipnotizza giornalisti, analisti e fancazzisti con strabilianti risultati fiscali non gioitene troppo. Quei soldi glieli avete dati voi.

Buona spesa a tutti.

PS
Forse non centra niente ma voglio ricordarvi che Piper Jaffray è un venduto che spara cazzate. Non lo state a sentire.

martedì 14 ottobre 2008

Il Macbook e la presa in giro del "Nuovo a partire di..."

Che belli i nuovi portatili Apple! Vado subito sullo store a dare un'occhiata ai prezzi. Cosa vedono i miei stanchi occhi? Dalla copertina si direbbe che il nuovo macbook è disponibile a partire da soli 949€! Lo debbo avere! E subito.

Clicco sulla figurina (la riporto qui a fianco a memoria futura) e subito ecco la delusione. Il vero nuovo MacBook costa 1.199€. Quello più economico è il vecchio portatile plasticoso. Ed ha anche una dotazione decisamente inferiore alla media di tutti i portatili che si vedono in giro per negozi.

Si pensava che Apple avrebbe abbassato i prezzi per raggiungere più utenti. E invece quella che doveva essere l'arma finale di Apple è solo una rimanenza di magazzino.

Buone compere a tutti!

venerdì 7 settembre 2007

Sfida verso il basso: la verità

Ecco cosa è successo! Ci voleva Gartner.
iPhone non vende più. Dopo il botto iniziale già si era avuto un calo nei mesi scorsi e ora, a quanto pare, c'è stata una completa battuta d'arresto. Ecco perché Apple ha deciso di abbassare il prezzo: dopo aver spennato i fedelissimi bisogna cominciare a vendere agli utenti normali. Ed ecco anche perché il titolo Apple in borsa ha visto un crollo (-5% in un solo giorno): gli investitori avevano subdorato che il ribasso non era un regalo ma un grido d'allarme.
E i cento dollari che Apple ha rimborsato agli utenti? Un gesto quanto meno dovuto ma tuttavia non del tutto trasparente e corretto. Il centone non è moneta sonante ma un buono acquisti presso Apple e sappiamo tutti che Apple ricava forti percentuali dai suoi store. Quindi Apple sborsa molto meno di quanto sbandiera e i soldi restano comunque in mano sua.
Perché sono i soldi che contano, non la loro ombra.