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giovedì 20 settembre 2007

Openoffice su Apple con Aqua



Sun ha messo due sviluppatori (ben due!) al lavoro su una versione di Openoffice.org meglio integrata con l'interfaccia nativa di Mac. Finora ci si accontentava di NeoOffice, un porting in Java di OpenOffice.org.
OpenOffice.org non è leggerissimo già quando gira nativamente (ad esempio su Linux e su Windows), anche se è migliorato notevolmente, soprattutto se confrontato con StarOffice 5, la prima versione che io abbia usato). NeoOffice è ancora più lento, ma almeno gestisce la stampa e i caratteri in una maniera efficace.
La cosa che non mi va giù, eccoci al succo, è che Apple non stia facendo niente per aiutare OpenOffice.org: eppure è un software di cui si sente la mancanza su Mac. Se Apple, che pure è in ottimi rapporti con Sun, mettesse a disposizione altri due sviluppatori sarebbero in quattro ad aggiungersi alla comunità che è già al lavoro, un numero sempre esiguo (soprattutto se paragonato ai 53 di IBM), ma comunque raddoppiato.
E chi ne avrebbe giovamento sarebbero gli utenti Apple che finalmente avrebbero una seria alternativa, tra l'altro gratuita, a Microsoft Office. Certo, potreste obiettare che OpenOffice è un concorrente di iWorks, ma è un'obiezione che cade subito: anche Microsoft Office è un concorrente di iWorks, eppure Apple collabora attivamente con Microsoft e addirittura si vanta di poter usare Office sul Mac (ricordando a tutti che il Mac è solo un PC più bello). Addirittura Apple ha votato a favore del formato Microsoft per i documenti e non ha voluto integrare OpenDocument, che è uno standard ISO - più su di ISO non si può, in iWorks. In compenso iWorks legge e salva benissimo i punto doc e i punto xls.
In parole povere: se Apple non aiuta Sun per OpenOffice e non integra OpenDocument nei suoi software lo fa a tutto vantaggio di Microsoft.

Fonti
Melablog: Sun aiuterà il porting di OpenOffice su Mac
blogs.sun.com: Sun Microsystems joins porting effort for OpenOffice.org for Mac
Macsimum News: Apple should add OpenDocument support to iWork

lunedì 3 settembre 2007

Apple e Microsoft insieme nei documenti

Se guardate la figura con attenzione noterete che ci sono due fronti. Un fronte è quello a favore di Micro$oft, l'altro contro. In realtà non è così semplice e neanche così banale. Riassumo la storia. OpenOffice.org per salvare i documenti usa il formato aperto OpenDocument che è anche uno standard ISO con il nome di ISO 26300.
Microsoft invece di usarlo nel suo Office ha preferito inventare un nuovo formato per evitare di perdere l'egemonia che ha sul trattamento dei documenti elettronici (testi, fogli di calcolo, etc.) e sta tentando con tutti i mezzi di promuoverlo a Standard ISO. Il formato di Microsoft, chiamato OOXML è sì aperto ma ha delle parti a rischio brevetto (molti standard sono coperti da brevetti) e una documentazione molto lunga (seimila pagine!) e fumosa oltre a contenere numerose lacune e problemi tecnici su cui non mi dilungo. Il formato OpenDocument, invece, è semplice e completamente libero. Nelle votazioni in corso in vari paesi del mondo, numerose aziende stanno votando a favore o contro il formato di Microsoft e Apple ha ufficialmente votato a favore (come riportato dalla figura). Dopo tutto Apple nei suoi computer annovera come punto di forza la possibilità di usare i programmi di Microsoft (ma questa è un'altra storia). E a questo punto non sembra strano che la nuova suite iWork gestisca i formati di un'azienda formalmente concorrente ma si guardi bene dal dare all'utente la possibilità di usare uno standard ISO. Tutto questo mentre Apple dichiara che i suoi prodotti sono dei Tipi aperti e Ampiamente compatibili
Morale della favola. Chi mi invita a premere Control+Alt+Canc dovrebbe pensare che egli o ella lo sta già facendo ma non lo sa. Meglio essere consapevoli.