lunedì 3 settembre 2007

Apple e Microsoft insieme nei documenti

Se guardate la figura con attenzione noterete che ci sono due fronti. Un fronte è quello a favore di Micro$oft, l'altro contro. In realtà non è così semplice e neanche così banale. Riassumo la storia. OpenOffice.org per salvare i documenti usa il formato aperto OpenDocument che è anche uno standard ISO con il nome di ISO 26300.
Microsoft invece di usarlo nel suo Office ha preferito inventare un nuovo formato per evitare di perdere l'egemonia che ha sul trattamento dei documenti elettronici (testi, fogli di calcolo, etc.) e sta tentando con tutti i mezzi di promuoverlo a Standard ISO. Il formato di Microsoft, chiamato OOXML è sì aperto ma ha delle parti a rischio brevetto (molti standard sono coperti da brevetti) e una documentazione molto lunga (seimila pagine!) e fumosa oltre a contenere numerose lacune e problemi tecnici su cui non mi dilungo. Il formato OpenDocument, invece, è semplice e completamente libero. Nelle votazioni in corso in vari paesi del mondo, numerose aziende stanno votando a favore o contro il formato di Microsoft e Apple ha ufficialmente votato a favore (come riportato dalla figura). Dopo tutto Apple nei suoi computer annovera come punto di forza la possibilità di usare i programmi di Microsoft (ma questa è un'altra storia). E a questo punto non sembra strano che la nuova suite iWork gestisca i formati di un'azienda formalmente concorrente ma si guardi bene dal dare all'utente la possibilità di usare uno standard ISO. Tutto questo mentre Apple dichiara che i suoi prodotti sono dei Tipi aperti e Ampiamente compatibili
Morale della favola. Chi mi invita a premere Control+Alt+Canc dovrebbe pensare che egli o ella lo sta già facendo ma non lo sa. Meglio essere consapevoli.

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