Pantomima di un gatto a nove code
Code dappertutto per il lancio dell'iPhone in Italia e nel resto del mondo. Una notte bianca improvvisata e file di persone davanti ai negozi, aperti per l'occasione allo scoccare della mezzanotte. Solo che al posto della zucca c'era il melafonino: l'iPhone 3G (3G sta per UMTS, ricordiamocelo).
C'è però da esaminare un po' meglio la natura delle code. In parte sono state opera diretta degli appassionati che proprio un minuto di più non potevano aspettare, ripetendo un canovaccio che già avevamo visto per l'uscita di Windows 95 (guardatevi il video, così facciamo la guerra degli sfigati).
In parte però le code si sono formate anche per altri motivi, tra cui la disponibilità limitatissima dell'aggiornato telefono dei desideri, poche migliaia su tutto il territorio nazionale, e solo alcuni negozi ad averlo effettivamente sugli scaffali (uno o due per ogni milione di abitanti). Ad allungare ulteriormente i tempi di attesa un meccanismo di attivazione con problemi a non finire (si parla di circa 45 minuti necessari per ogni terminale da abilitare).
C'è anche da mettere in conto una certa sovra estimazione del numero di persone in fila: a Torino si è parlato addirittura di 300 persone, cosa che corrisponderebbe a circa 200 metri di coda, che a percorrerla a piedi, per la curiosità di vedere chi è il primo, si impiegano tre minuti (per chi è di Torino, sarebbero circa tre quarti della distanza tra Piazza Castello e Piazza San Carlo.
Che poi io sono passato (poco dopo le undici di sera): la fila non copriva neanche il singolo isolato e tutti erano accompagnati. Perché spesso ci si dimentica che ad aspettare da soli si va incontro a noia sicura.
Buona fila a tutti!
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