giovedì 17 luglio 2008

A loro piace così

Ci provano, ma proprio non ce la fanno.

E così si dimenticano di dire che non ci sono gli MMS (proprio ora che la Summer Card!), che non si possono fare i video, tanto meno le video chiamate. E si dimenticano di dire (ma forse neanche lo sanno) che con gli altri telefoni UMTS la connessione non è assolutamente ballerina. E giammai dicono che i problemi di attivazione sono colpa di Apple: colpa di Tim; colpa di Vodafone. Colpa dell'America, Gianni lo ripete fino alla nausea.
Non dicono neanche che la macchinosità per l'installazione delle applicazioni (bisogna poi ricopiarle su iTunes pena la cancellazione) e la qualità mediocre di quelle gratuite sono una precisa scelta commerciale e protezionista di Apple. E si dimenticano pure che il mitico sottomarino di Jules Verne percorse 20 mila leghe sotto i mari, non 10 mila (che abbiano letto il libro a metà?).

Eppure ci hanno provato, tranne per chiedere poi scusa perché «usarlo è l'esperienza definitiva».

Accidenti, mi sono spruzzato nelle mutande e non me ne sono accorto!

Buona scopata a tutti.

mercoledì 16 luglio 2008

Psystar denunciata

Alla fine Apple ha fatto quello che tutti si aspettavano e si appresta a portare Psystar in tribunale per i suoi OpenComputer.

Per chi si fosse perso qualcosa, Psystar è una piccola, minuscola società produttrice di piccì che qualche mese fa ha cominciato ad offrire per le sue macchine la possibilità di installare MacOSX Leopard.

Secondo quanto riportato da Punto Informatico, Apple accusa Psystar principalmente di violazione del copyright, induzione alla violazione del copyright, violazione di marchio registrato e violazione di contratto. È fuor di dubbio che alcune di queste accuse possano essere effettivamente fondate (Psystar fornisce gli update per le sue macchine e lo fa modificando quelli ufficiali di Apple).

Tuttavia la condotta di Psystar non può considerarsi del tutto sbagliata: tutte le copie del sistema operativo sono regolarmente pagate e in precedenza limitazioni simili a quelle imposte da Cupertino sulle possibilità di utilizzo del suo software sono state considerate nulle (verificate pure, è tutto documentato).

Apple inoltre parla di danni irreparabili, ma è ragionevole pensare che le utenze Psystar e quelle Mac siano da considerarsi nettamente separate: chi compra un Psystar, bruttino e assemblato, è decisamente un acquirente che non aveva intenzione di acquistare un Mac vero.

Resta la questione del prezzo del sistema operativo: Apple potrebbe dire di vendere sotto costo il suo MacOSX proprio perché recupera il danaro dal legame con il suo hardware (i Mac costano un po' di più anche per quello). In tal caso però non sarebbe più corretto dire che MacOSX costa meno di Windows. Delle due o l'una o l'altra, a voi la scelta.

Nel frattempo non è ancora noto se Psystar voglia avvalersi della norma blocca processi.

Buona udienza a tutti.

martedì 15 luglio 2008

Questioni di angoli

Immagino tutti conosciate Macity, sito di riferimento per la propaganda le notizie sul mondo Apple. Hanno pubblicato una recensione fotografica del nuovo iPhone, uno bianco tipo cucciolo di foca. L'hanno confrontato con l'iPod Touch, così per giocare in casa. Una delle immagini riporta la didascalia "Ottima la visibilita' anche da elevate angolazioni", da cui si arguisce come l'immagine non l'abbiano neanche guardata.

Nella foto, infatti, l'angolo dalla perpendicolare al piano è poco meno di 25˚ sull'iPod a sinistra (quindi circa 50˚ di visuale) mentre sull'iPhone a destra arriviamo qualche grado meno di 40˚ (ovvero 80˚ di visuale).

E signori miei, 80˚ di visuale non sono abbastanza per poter parlare di "elevate angolazioni", senza contare che l'immagine l'iPhone, ripreso più angolato, è più scura (ma noi non possiamo sapere se avessero impostato una luminosità minore). Con questo non voglio dire che l'iPhone non possa fare meglio di così, ma semplicemente che chi ha messo insieme il pezzo su Macity era più interessato a glorificare che a fare informazione: sarebbe bastato piegarsi di più o avvicinarsi ancora con l'obiettivo.

Nella realtà lo schermo dell'iPhone e dell'iPod Touch è del tutto simile a quello che si può trovare su tanti altri dispositivi portatili con una visuale ottima solo di fronte. Nei prodotti Apple, però, si nota anche una certa preferenza per alcune angolazioni che agevolano gli utilizzi più tipici, ovvero leggermente inclinato in avanti, sia in verticale che in orizzontale (piegato a sinistra).

Conclusione: non domandate all'oste se il vino è buono. E neanche a chi dall'oste viene pagato.

Buona visione a tutti.

lunedì 14 luglio 2008

Pantomima di un gatto a nove code

Code dappertutto per il lancio dell'iPhone in Italia e nel resto del mondo. Una notte bianca improvvisata e file di persone davanti ai negozi, aperti per l'occasione allo scoccare della mezzanotte. Solo che al posto della zucca c'era il melafonino: l'iPhone 3G (3G sta per UMTS, ricordiamocelo).

C'è però da esaminare un po' meglio la natura delle code. In parte sono state opera diretta degli appassionati che proprio un minuto di più non potevano aspettare, ripetendo un canovaccio che già avevamo visto per l'uscita di Windows 95 (guardatevi il video, così facciamo la guerra degli sfigati).

In parte però le code si sono formate anche per altri motivi, tra cui la disponibilità limitatissima dell'aggiornato telefono dei desideri, poche migliaia su tutto il territorio nazionale, e solo alcuni negozi ad averlo effettivamente sugli scaffali (uno o due per ogni milione di abitanti). Ad allungare ulteriormente i tempi di attesa un meccanismo di attivazione con problemi a non finire (si parla di circa 45 minuti necessari per ogni terminale da abilitare).

C'è anche da mettere in conto una certa sovra estimazione del numero di persone in fila: a Torino si è parlato addirittura di 300 persone, cosa che corrisponderebbe a circa 200 metri di coda, che a percorrerla a piedi, per la curiosità di vedere chi è il primo, si impiegano tre minuti (per chi è di Torino, sarebbero circa tre quarti della distanza tra Piazza Castello e Piazza San Carlo.

Che poi io sono passato (poco dopo le undici di sera): la fila non copriva neanche il singolo isolato e tutti erano accompagnati. Perché spesso ci si dimentica che ad aspettare da soli si va incontro a noia sicura.

Buona fila a tutti!

domenica 13 luglio 2008

Entrate pure, la porta e aperta!

A dirlo non è certo Apple, che pur di spennare i suoi clienti li convincerebbe che è meglio per loro farsi prendere le impronte digitali (e che siamo bambini nomadi?).
A dirlo è invece il solito, ormai salito agli onori della gloria, Dev Team che ha appena rilasciato un video, un mero assaggio, di quello che sarà uno dei software più amati (dagli utenti) e odiati (da Apple) delle prossime settimane.
Il tool sarà in grado di sbloccare sia iPod Touch che iPhone, indipendentemente dalla data d'acquisto e dall'attivazione, e funzionante sia con il firmware 1.1.4 che 2.0. E badate che non si tratta solo di far funzionare il telefono con delle schede SIM diverse, cosa che dovrebbe essere già possibile in Italia, ma anche di poter installare dei programmi senza piegarsi al giogo dell'App Store e della sua censura.
E dire che un blog dedicato all'hacking, evidentemente partito con lo scopo di arrendersi, «mettendo una pietra TOMBALE sul futuro dell'iPhone "cracckato"» (testuali parole, triple consonanti comprese).
Buon firmware 2.0 a tutti.

venerdì 11 luglio 2008

iPhone: quando la posta ti va in frantumi

Non vi preoccupate, nulla di troppo serio. Nessuno perderà nessuna email, promesso! (Sempre che vi fidiate delle mie promesse o di quelle di qualcun'altro).
Comunque quello che è capitato è che l'iPhone 2 a detta di qualcuno ha ancora una costituzione delicata, principalmente dovuta ai problemi di gioventù delle applicazioni, in particolare di quella della posta.
Il problema si riscontra con l'ActiveSync, meraviglia delle meraviglie che Apple ha scoperto solo qualche anno dopo i terminali Windows Mobile. L'ActiveSync funziona bene con calendari e contatti, ma, cito testualmente, «metà delle volte che clicco su un'email mi rimanda alla home (e resetta l'email, così che il server deve fare di nuovo il push dei messaggi verso il telefono)».
La soluzione, almeno per ora, è quella di ritornare al buon vecchio IMAP che, personalmente, preferisco a tutti gli altri protocolli.
Buon iPhone a tutti.

mercoledì 9 luglio 2008

This machine kills freedom

Sull'onda di quella che sembra quasi una meme (Dio solo sa quanto odii questo termine).





Per la cronaca: il font utilizzato per rifare la scritta è il Liberation, giusto per stare in tema.
L'autore dell'immagine originale, ben più profonda di questa o di altre sue derive, derivate e derivazioni, è 9 0 0 0.

mercoledì 25 giugno 2008

La medaglia d'argento di Safari

Sono di parte: a me Firefox ha sempre fatto impazzire (in senso buono) fin da quando si chiamava Phoenix. L'uscita della nuova versione 3.0 ha suscitato l'attenzione dei media, oltre che quella di più di otto milioni di utenti (solo nelle prime ventiquattro ore).
Firefox 3 ha anche suscitato l'attenzione dei fanatici della mela che hanno avuto un bel po' da gridare che sì è più sicuro, sì ha più funzioni, sì è più maturo, ma perché non parlano delle prestazioni Javascript, ovvero dell'unica caratteristica su cui Safari sembra ancora in vantaggio?
In realtà tale vantaggio si è molto assottigliato: i test svolti dagli sviluppatori di Zimbra sul loro (tra l'altro ottimo) software PIM vedono vincitore Safari. Occorre però ricordare che tali test sono stati svolti solo su un caso particolare, ovvero la webmail di Zimbra.
Per misurare le prestazioni Javascript in un contesto più ampio, non possiamo far altro che tornare da mamma Apple e rivolgerci a SunSpider, lo stesso benchmark utilizzato dalla casa della mela per paragonare il suo Safari agli altri browser. Ed è qui che si vede come il distacco sia praticamente inesistente, e con un leggero vantaggio per Firefox. È quanto emerge dai test effettuati da ZDnet: Firefox 3 è 1,19 volte più veloce di Safari 3.1. Poco più di un soffio, ma che comunque toglie al browser Apple il primato di browser più veloce.
Per curiosità ho voluto provare anch'io ad eseguire il test (è sufficiente visitare il sito http://webkit.org/perf/sunspider-0.9/sunspider.html e premere Start Now. Il test l'ho fatto utilizzando una macchina Windows XP (orrore fino a un certo punto: anche Apple ha fatto i test su Windows) non troppo recente e ripulita da pochi giorni. Entrambi i browser sono stati installati da zero, senza plugin o estensioni, e la pagina del test è stata la prima ad essere caricata.
Risultato: Safari ha impiegato 24,67 secondi, mentre a Firefox 3 ne sono bastati 17,99. Ovvio che perfino io ritengo che i miei risultati non siano attendibili anche se giuro di non aver truccato la gara. Restano comunque dei dati molto interessanti.
Ci sono anche altri dati che sono degni di nota. Come ad esempio l'utilizzo della memoria: a riposo con caricata solo la home di Google, Safari tocca i 41.480 KB, mentre Firefox 3 arriva solo a 32.316 KB. Oppure, molto banalmente, la dimensione del download: per Firefox 3 occorre scaricare 7 MB, per Safari 3.1.2 servono 18 MB (sempre nelle versioni per Windows, che non si portano dietro il fardello Universal).
Ci sono ancora molte piccole bugie che circolano circa le qualità di Safari e il confronto con Firefox, ma i miei cinque minuti di svago quotidiano volgono a termine. Vi lascio un piccolo indizio: Acid3 e il mito del 100%.

martedì 10 giugno 2008

iPhone 2.0: quello che avevi osato chiedere e che ancora non c'è

Bisogna ringraziare i ragazzi di Gizmodo per questa immagine (io ci avrei tolto solo la nuvoletta).




Altre cose che mancano?
Manca ad esempio la possibilità di installare programmi by-passando la censura/selezione (chiamatela come volete) di Apple, o la video chiamata (cosa che tutti gli altri telefoni UMTS fanno). Ma di queste cose magari ne parliamo un'altra volta (e prometto che racconterò anche le cose belle di questo telefono).

lunedì 9 giugno 2008

Lo sfondo non fa il Mac

Meravigliosa carrellata di sfondi per i nostri computer Apple preferiti. Ottimi lavori. Davvero.

Però (se non ci fosse il però non scriverei) c'è ancora chi si ostina a credere nel Think Different che Apple stessa, in amor di coerenza, ha deciso di non utilizzare più. Ricordiamo infatti che Mac e PC sono parenti stretti (e si badi: è stato il Mac ad adattarsi al PC e non il contrario).

Mi sono preso la briga di modificare due wallpaper (gli originali li trovate qui e qui) per meglio esprimere il concetto.

I bought a mac

I am a PC

lunedì 2 giugno 2008

L'iPhone perde quota in attesa di novità

What Goes Up, Must Come Down... - di Ian KevenSu AppleInsider si legge del grande successo del MacOS X che in un mese ha guadagnato quasi mezzo punto percentuale di diffusione nell'ultimo mese (passando dal 7,38% di Aprile, al 7,83 di Maggio, fonte Net Applications).
Si legge anche dello share in picchiata dell'iPhone, con una perdita del 7,5% dall'inizio anno (passando dal 26,7% di fine 2007, al 19.2% di Maggio, fonte IDC) del mercato americano. E si badi: i dati non sono relativi solo all'ultimo mese, che sarebbero motivati dall'imminente presentazione di un nuovo modello), ma partono da circa cinque mesi fa. Ovviamente il nuovo iPhone riporterà il trend in crescita, ma dovrà fronteggiare un nuovo, agguerrito e aperto nemico: Android.

lunedì 26 maggio 2008

Scioglievolissimevolmente, ovvero: Bruciori di MagSafe

Unsafe Magsafe - Foto di blue_jEnnesimo caso di MagSafe che si rompe: non per uno strattone (in quel caso si stacca e basta, come promesso dalla pubblicità) ma per un colpo di calore. Il malcapitato ha inviato l'immagine al blog MelaBlog chiedendo lumi. Il noto blog dedicato ai fan della mela ha risposto che deve rivolgersi al servizio assistenza Apple o a un riparatore autorizzato. E fin qui ci arrivavo anch'io.
Il difetto del MagSafe è documentato e ci sono innumerevoli casi di gente che esaurita la batteria non ha potuto usare più il computer, che se lo usi per lavorare ne ricevi un notevole danno economico. Nulla di nuovo sotto il sole, quindi. La cosa interessante, però, viene fuori leggendo i commenti: mentre il post dice che Apple sostituisce gli alimentatori difettosi «senza se e senza ma» (cito testualmente) molti lettori lamentano invece una certa difficoltà a farsi cambiare l'accessorio (che poi accessorio non è in quanto vitale per il funzionamento).
Ai consigli che MelaBlog dispensa agli sfortunati possessori di una MagStufetta (come se fosse colpa dell'utente!) voglio aggiungerne qualcuno per essere sicuri che il MagSafe non vi dia noie. Carta e penna e annotate:

  • usate il vostro portatile Apple solo su superfici ignifughe
  • evitate ambienti di lavoro in cui la temperatura superi i 12° C
  • non usate il portatile per più di dieci minuti continuati
  • prima di usare il computer immergete per mezz'ora le mani in acqua e ghiaccio: ricordate di asciugarle!
  • quando sbuffate per un qualsiasi motivo fatelo in direzione del connettore: lo aiuterà a raffreddarsi
  • emigrate in Norvegia
  • tenete sempre a portate una livella e un righello: vi aiuteranno a inserire il connettore nella giusta posizione

PS. È divertente cercare Magsafe su Flickr o su Google (senza altre parole chiave!) e vedere che molte delle foto sono di connettori danneggiati dalla propria scioglievolezza.
PS2. Qualche mese fa a Londra in quasi ogni fermata della Tube c'era la pubblicità del MagSafe con il PC Guy ingessato sulla sedia a rotelle e il Mac Guy in piedi a fianco sano come un pesce. Forse dovrebbero rifarlo con il Mac Guy ustionato.

Di ritorno da Hong Kong

City of Colours - Foto di GabbiezzzA mani vuote! E sì, perché ero partito con le migliori intenzioni di comprarmi un eeePC 900 dell'Asus ma non ho avuto fortuna. In tutti i negozi era terminato, finito, sold-out. Da ordinare, o al massimo aspettare il prossimo carico. Tempo di attesa: due settimane.
Un successone per il piccolo computerino dell'Asus che si è trasformato nell'insuccesso della mia intenzione di appropriarmene.
Sono passato anche nel settore Apple di una grosso centro dedicato solo all'informatica e all'elettronica. C'era il MacBook Air in bella mostra di sé.
- Ne vendete?
- 有時候 (A volte)

venerdì 2 maggio 2008

Chi non vuole i Concept Album?

Wish you were here - Foto di rogiroApple, ovviamente. Vediamo come.
L'iPod Touch è davvero un bel gioiellino: comodo per consultare qualche paginetta web al volo, molto meno comodo per ascoltare la musica. Personalmente una delle cose che più mi manca è la possibilità di scegliere casualmente gli album. Per i brani si può andare in Shuffle (chiamatelo anche Random se più vi soddisfa), mentre non si può fare per i dischi. Non per un'impossibilità tecnica, ma per una precisa scelta economica.
Dall'iPod Touch (e nell'iPhone, ovviamente) è possibile accedere, in versione minimale e ridotta, all'iTunes Store dove, come tutti sanno, è possibile acquistare i brani a 99 centesimi l'uno: una manna dal cielo visto che molti dischi di musica leggera, straniera e italiana, contengono uno o due canzoni di valore, mentre tutto il resto fa volume. Per i concept album, ovvero quei dischi pervasi da un filo conduttore, da una storia, da un tema, l'acquisto della singolar canzone non conviene poi così tanto: il disco ritorna ad avere il fascino dell'oggetto indivisibile.
Ecco che si giustifica la scelta di escludere lo shuffle degli album: ad Apple conviene scoraggiare il più possibile l'ascolto degli album interi, anche ricorrendo alla cura dei dettagli a cui siamo abituati. Più gli utenti si abituano a denigrare il disco completo in favore del singolo del momento, più iTunes guadagna punti nei confronti del buco con le note intorno.
E per Non al denaro non all'amore né al cielo del grandissimo Fabrizio De André, o Wish You Were Here dei Pink Floyd vale decisamente la pena mettere su il disco, sedersi in poltrona e godersi la copertina con la punta delle dita.