mercoledì 23 maggio 2007

Uno schermo vale l'altro

Per il bene delle aziende in Italia le class action non esistono. Invece negli Stati Uniti ci sono, sono ampiamente usate e con successo. La class action iniziata in California qualche giorno fa prende di mira la Apple e la accusa di pubblicità ingannevole sulla qualità dei monitor dei portatili MacBook e MacBook Pro. In pratica la Apple pubblica delle specifiche delle rese cromatiche estremamente elevate, per una visione

simply unavailable on other portables
[semplicemente non disponibile su altri portatili]
In realtà i milioni di colori sono finti e sono frutto di un trucco software: il MacOSX sopperisce alle carenze del monitor mischiando i colori dei pixel vicini per dare l'illusione, e solo quella, di avere tanti colori.
Sinceramente, se tutti i produttori di portatili usano lo stesso tipo di schermo (quella schifezza lucida impossibile ad usarsi in qualunque ambiente illuminato), perché Apple dovrebbe usare qualcosa di meglio?

1 commento:

Anonimo ha detto...

...a parte che è ancora da dimostrare, vedrai che gliela faranno pagare.Giustamente.

Riguardo al fatto che oggi ci sono tante persone che prendono di mira apple, non ti pare strano che fino a qualche tempo fa (3/4 anni fa) l'apple a parte l'altra apple(la casa discografica) non se la considerava nessuno? Strano no? Anche tu qui hai aperto un bel-blog-contro-apple. perchè non l'hai fatto anni fa? Hai bisogno forse di pubblicità? Hai bisogno di qualche rumorsss??

allora l'apple non è l'unica a cavalcare l'onda di risonanza dei ruomrsss; no perchè, leggendo qui un post, mi sembrava fosse lei l'unica cattivona.

Ciao