ZDnet si pronuncia senza mezzi termini:
Apple’s a lot easier to understand when you stop looking at it as a religion and instead see it for what it is - a multi-billion dollar consumer electronics company
che traduco per i Mac User che non conoscessero l'inglese:
È più facile capire Apple se si smette di considerarla come una religione e invece la si guarda per quello che è - una compagnia da molti miliardi di dollari che produce elettronica di consumo
Insomma, è quello che cerco di insegnarvi io da tanto tempo:
Apple vuole solo il bene delle sue tasche, non certo dei suoi utenti.
Ma l'intervento di ZDnet non si ferma qui, e arriva a paventare il prossimo passo di Apple verso la conquista del mercato:
l'introduzione di un Mac con Windows preinstallato. Eresia? No, marketing, uno dei campi in cui Apple riesce meglio.
Vediamo perché Apple dovrebbe preinstallare Windows sulle sue macchine. Apple sta crescendo più della media del mercato: 34% per la precisione, un numero particolarmente forte. Ma non è la sola.
Hewlett-Packard cresce con un ritmo doppio rispetto al mercato, ben più di Apple. E non è la sola.
Acer cresce con una velocità quadrupla rispetto alla media del mercato.
Insomma: i risultati di Apple possono sembrare ottimi, ma si possono migliorare. Inoltre i computer Mac hanno avuto un netto incremento di vendite con l'introduzione dei processori Intel: ora un Mac ha lo stesso processore di un PC, ha gli stessi hard disk di un PC, le stesse memorie, gli stessi chipset e le stesse schede video. In pratica
il Mac di oggi è un PC (la pubblicità dovrebbe essere "
Ciao io sono un PC",
"Ciao anch'io sono un PC, ci siamo già visti?").

Un ulteriore spinta alle vendite è arrivata con l'introduzione di BootCamp, e a cosa serve BootCamp?
A far girare Windows. Il prossimo passo logico, dal punto di vista del marketing, diventa offrire i Mac con Windows. Probabilmente Apple tirerà fuori quel poco di orgoglio che le è rimasta e difenderà la sua identità, ma non sarebbe la prima volta che Steve Jobs scende a patti con il diavolo, in questo caso personificato da Microsoft
Questa volta voglio essere buono senza velleità da distruzionista. L'alternativa per Apple sarebbe intraprendere una seria svolta e lavorare per portare su MacOSX il maggior numero di applicazioni che ora girano solo, o meglio, su Windows, collaborando con le compagnie e con gli sviluppatori, offrendo supporto e incentivi. Non bastano certo le animazioni del desktop a convincere le aziende.