giovedì 25 settembre 2008

Devi stare muto

In casa Apple comanda Apple. Fa niente se i soldi erano buoni quando hai comprato l'iPhone, l'iPod o l'iFac (fate finta sia italiano maccheronico dall'inglese). Fa niente se hai pagato i 99 dollari per diventare sviluppatore e sperare che un giorno la mela ti dica di sì.

Perché se per un qualche motivo la tua applicazione viene rifiutata non puoi dirlo. Devi stare muto perché non sono cazzi tuoi. Non lo deve sapere nessuno. Zitto e paga. Altrimenti ci vanno di mezzo anche le altre app. È davvero questo che vuoi?

Una situazione che ha dell'inaccettabile soprattutto quando le polemiche sugli esclusi (in questo negozio non possono entrare i cani e gli ebrei) non riguardano applicazioni che creano problemi di privacy o sicurezza per l'utente. Gli esclusi sono quelli che cercano di fare meglio di Apple là dove Apple non vuole fare di meglio. Perciò le email si possono leggere solo in un modo, e il vostro giocattolo non può funzionare se non attraverso iTunes.

E questo ci riporta al principio: in casa Apple comanda Apple. Peccato che il telefono sia mio.

Buona spifferata a tutti.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Hai proprio ragione!!

trovo che isa una cosa insopportabile tutto quello che sta succendendo attorno al mondo delle app.
cioé, stiamo parlando di una compagnia che senza i suoi utenti e senza l'amore che gli stessi utenti/conumatori hanno per la compagnia non sarebbe niente. sarebbe anzi un altra microsoft.

In quanto utente e sviluppatore mi sembra che la politica in atto ad infinite loop abbia del comunista.
ma chi si credono di essere???

Anonimo ha detto...

secondo te, é bene o male che abbiano rimosso la clausula di segretezza, visto che tanto possono ancora rifiutare le app in modo totalmente arbitrario?