lunedì 26 maggio 2008

Scioglievolissimevolmente, ovvero: Bruciori di MagSafe

Unsafe Magsafe - Foto di blue_jEnnesimo caso di MagSafe che si rompe: non per uno strattone (in quel caso si stacca e basta, come promesso dalla pubblicità) ma per un colpo di calore. Il malcapitato ha inviato l'immagine al blog MelaBlog chiedendo lumi. Il noto blog dedicato ai fan della mela ha risposto che deve rivolgersi al servizio assistenza Apple o a un riparatore autorizzato. E fin qui ci arrivavo anch'io.
Il difetto del MagSafe è documentato e ci sono innumerevoli casi di gente che esaurita la batteria non ha potuto usare più il computer, che se lo usi per lavorare ne ricevi un notevole danno economico. Nulla di nuovo sotto il sole, quindi. La cosa interessante, però, viene fuori leggendo i commenti: mentre il post dice che Apple sostituisce gli alimentatori difettosi «senza se e senza ma» (cito testualmente) molti lettori lamentano invece una certa difficoltà a farsi cambiare l'accessorio (che poi accessorio non è in quanto vitale per il funzionamento).
Ai consigli che MelaBlog dispensa agli sfortunati possessori di una MagStufetta (come se fosse colpa dell'utente!) voglio aggiungerne qualcuno per essere sicuri che il MagSafe non vi dia noie. Carta e penna e annotate:

  • usate il vostro portatile Apple solo su superfici ignifughe
  • evitate ambienti di lavoro in cui la temperatura superi i 12° C
  • non usate il portatile per più di dieci minuti continuati
  • prima di usare il computer immergete per mezz'ora le mani in acqua e ghiaccio: ricordate di asciugarle!
  • quando sbuffate per un qualsiasi motivo fatelo in direzione del connettore: lo aiuterà a raffreddarsi
  • emigrate in Norvegia
  • tenete sempre a portate una livella e un righello: vi aiuteranno a inserire il connettore nella giusta posizione

PS. È divertente cercare Magsafe su Flickr o su Google (senza altre parole chiave!) e vedere che molte delle foto sono di connettori danneggiati dalla propria scioglievolezza.
PS2. Qualche mese fa a Londra in quasi ogni fermata della Tube c'era la pubblicità del MagSafe con il PC Guy ingessato sulla sedia a rotelle e il Mac Guy in piedi a fianco sano come un pesce. Forse dovrebbero rifarlo con il Mac Guy ustionato.

Di ritorno da Hong Kong

City of Colours - Foto di GabbiezzzA mani vuote! E sì, perché ero partito con le migliori intenzioni di comprarmi un eeePC 900 dell'Asus ma non ho avuto fortuna. In tutti i negozi era terminato, finito, sold-out. Da ordinare, o al massimo aspettare il prossimo carico. Tempo di attesa: due settimane.
Un successone per il piccolo computerino dell'Asus che si è trasformato nell'insuccesso della mia intenzione di appropriarmene.
Sono passato anche nel settore Apple di una grosso centro dedicato solo all'informatica e all'elettronica. C'era il MacBook Air in bella mostra di sé.
- Ne vendete?
- 有時候 (A volte)

venerdì 2 maggio 2008

Chi non vuole i Concept Album?

Wish you were here - Foto di rogiroApple, ovviamente. Vediamo come.
L'iPod Touch è davvero un bel gioiellino: comodo per consultare qualche paginetta web al volo, molto meno comodo per ascoltare la musica. Personalmente una delle cose che più mi manca è la possibilità di scegliere casualmente gli album. Per i brani si può andare in Shuffle (chiamatelo anche Random se più vi soddisfa), mentre non si può fare per i dischi. Non per un'impossibilità tecnica, ma per una precisa scelta economica.
Dall'iPod Touch (e nell'iPhone, ovviamente) è possibile accedere, in versione minimale e ridotta, all'iTunes Store dove, come tutti sanno, è possibile acquistare i brani a 99 centesimi l'uno: una manna dal cielo visto che molti dischi di musica leggera, straniera e italiana, contengono uno o due canzoni di valore, mentre tutto il resto fa volume. Per i concept album, ovvero quei dischi pervasi da un filo conduttore, da una storia, da un tema, l'acquisto della singolar canzone non conviene poi così tanto: il disco ritorna ad avere il fascino dell'oggetto indivisibile.
Ecco che si giustifica la scelta di escludere lo shuffle degli album: ad Apple conviene scoraggiare il più possibile l'ascolto degli album interi, anche ricorrendo alla cura dei dettagli a cui siamo abituati. Più gli utenti si abituano a denigrare il disco completo in favore del singolo del momento, più iTunes guadagna punti nei confronti del buco con le note intorno.
E per Non al denaro non all'amore né al cielo del grandissimo Fabrizio De André, o Wish You Were Here dei Pink Floyd vale decisamente la pena mettere su il disco, sedersi in poltrona e godersi la copertina con la punta delle dita.