venerdì 28 novembre 2008

Black Friday: 15%, ma de ché?

Ennesima presa in giro, questa volta non da parte di Apple direttamente, ma da parte di tutti i vari Emilio MacFido in giro per la rete. Si era strombazzato a destra e manca: Sconti fino al 15%! Siamo tutti commossi, bla bla bla.

Poi il Black Friday arriva davvero e gli sconti del 15% non ci sono: lo sconto massimo sui prodotti Apple arriva al 9,6%, nella fattispecie per l'acquisto di un iPod Touch da 8GB, prendendolo più grande lo sconto non aumenta, ma in percentuale diminuisce. Salendo di fascia il ribasso si fa sempre più sottile, arrivando fino allo zero assoluto riservato alla fortunata fascia professionale.

Un consiglio ai vari MacFido. Se volete ulteriormente fare un favore gratuito a Jobs e soci, potreste portare come esempio gli sconti sulle custodie (si risparmiano anche 6 euro e si arriva al 20%) o magari il caricabatterie da auto su cui Apple applica un ribasso a dir poco folle: 29,8%. Roba da saldi di fine stagione. Cosa fate ancora qui? Correte a comprare, comprare, comprare.

Buona spesa a tutti

PS
Giuro che questo non l'avevo ancora visto quando ho scritto questo post.

Utente Linux sentenzia: MacOSX è roba da imbecilli

Simone Brunozzi è un informatico italiano che lavora per Amazon. È un convinto utente di Ubuntu Linux, tanto da farsi chiamare Ubuntista. Ha usato per un po' ad usare il Mac e per una volta abbiamo un punto di vista di uno switcher che non proviene da Windows, ma da Linux. E il risultato è più che godibile.

Simone infatti dice di apprezzare molto l'hardware del Mac (ha un MacBook bianco, di quelli che hanno ancora la Firewire e si collegano ai monitor esterni senza fare i capricci). Il giudizio sul software è invece impietoso. Ecco alcune osservazioni:

  • Mac è fatto per imbecilli, o per chi vuole far finta di essere imbecille quando usa un PC. Io, quando uso il PC, cerco in tutti i modi di sembrare intelligente (se poi ci riesco o no, è un altro discorso).
  • Installare software è un po’ un casino. E’ molto più facile in Ubuntu.
  • Mac OS X ti forza a fare delle cose (appunto, per imbecilli), ma io le voglio fare come dico io, e ci incazziamo.
  • Per installare certi software bisogna incazzarsi (Picasa, o quello per gestire il telecomando, eccetera).

La conclusione? «Spiacente, caro Mac OS X. Ubuntu vince su tutti i fronti».

Per dovere di cronaca ricordo ai miei affezionati lettori che Ubuntu è gratuito. A scaricarlo non si va incontro agli avvocatoni di Apple, né a quelli di qualcun altro. Volendo ve lo spediscono anche a casa. E soprattutto funziona anche sul Mac.

Buon pinguino a tutti.

giovedì 27 novembre 2008

L'Nvidia delle pene

Della serie "Come volevasi dimostrare".

Nelle scorse settimane si è svolta nei commenti di questo blog l'ennesima discussione Mac contro PC l'interessante discussione MacPPC contro MacIntel (precisazione doverosa, grazie a MacRaiser), al solito molto accesa, eppure secondo me costruttiva e illuminante. Uno dei punti toccati è stato quello della qualità Mac in confronto ai PC. Dal lato dei fan(atici) si diceva che il Mac è per grazia ricevuta superiore, dall'altro si faceva notare che invece la qualità è abbastanza livellata, visto che i Mac usano gli identici componenti che si possono trovare su un PC, dal processore all'hard disk, passando anche per il chip grafico.

Proprio quest'ultimo è diventato un grattacapo in quel di Cuperino. Due bachi relativo ai nuovi chip Nvidia (che sui più recenti MacBook e MacBook Pro fanno sia da chipset che da motore grafico) rischiano di mettere Apple nella condizione di dover lanciare un massiccio richiamo. Infatti solo uno dei due bachi è sicuramente risolvibile tramite un aggiornamento del software, dato che si presenta solo su MacOSX e Windows ne è immune.

Il problema più serio che, riporto testualmente dall'articolo, può causare «blocco del sistema, con schermo nero, perdita di controlli e audio che entra in loop a pochi minuti dal lancio di un gioco che faccia intensivamente uso della scheda grafica» è un vero e proprio problema hardware. E sia ben chiaro: molto probabilmente il baco è da imputare a Nvidia e non direttamente ad Apple. È altrettanto chiaro che in tal caso il problema potrebbe fare capolino anche sui portatili di altre marche che usino gli stessi componenti Nvidia. Il che mi riporta a quanto si diceva inizialmente: che a scegliere gli stessi componenti del tanto odiato Piccì, si finiscono per avere gli stessi problemi.

Buona pensata a tutti

mercoledì 19 novembre 2008

Display Port e lucchetti digitali: qualche dettaglio in più

I dettagli aggiuntivi sull'ennesima in..lata made in Cupertino ci arrivano da Appleinsider che racconta tutta la storia. Un insegnante voleva far vedere Hellboy 2 ai suoi alunni sul proiettore della classe. Era un insegnante fiero possessore di un MacBook nuovo, di quelli tutti d'alluminio che sono così belli. Era, perché quando non è riuscito in un'operazione sì banale magari qualche alunno di quelli che "Io sono un Piccì" avrà pensato che con il suo Acer da cinque Franklin non c'erano tutti quei casini. Roba da farti perdere il sorriso di prima mattina.

Devo rettificare quanto detto nel post precedente: avevo letto in un commento (e colpevolmente preso per buono) che il famigerato HDCP è obbligatorio su connessioni HDMI e DisplayPort. Falso: non fa parte di tali standard ed è completamente a parte, tanto da richiedere il pagamento di una licenza annuale. Licenza che Apple paga e che ovviamente viene completamente scaricata sulle spalle dei clienti.

Due sono le possibili soluzioni, non mutuamente esclusive. La prima è non acquistare filmati da iTunes. La seconda è non acquistare un computer che abbia la presunzione di decidere cosa l'utente può o non può fare.

E prima che qualcuno mi venga a dire che non ho mai usato un mac, che sono un servitore di Microsoft o chissà quante altre sciocchezze e piagnucolerie, voglio far notare che a subire il comportamento inaccettabile di Apple non sono gli utenti PC ma quelli Mac.

Buona visione a tutti.

martedì 18 novembre 2008

Svelato il mistero della Display Port

Ci eravamo tanto chiesti: perché proprio la Display Port? Perché abbandonare di punto in bianco l'usatissima DVI?

La risposta è arrivata: per limitare meglio l'utente. E non dal punto di vista del cavo, ma da quello della protezione dei diritti d'autore. Infatti la Display Port porta con sé il sistema di protezione HDCP che monitora e tutela la fruizione dei filmati su monitor esterni.

In pratica l'HDCP permette di bloccare la visione sul monitor esterno di filmati non autorizzati, visione che viene bloccata anche se banalmente dall'altro lato non c'è un dispositivo autorizzato alla riproduzione (posso andare in bagno? disse il televisore) o che supporti questo sciocco sistema di protezione.

Un fattore che limita di fatto non solo quei criminali incalliti che copiano i film rubando anche decine di euro alle poverissime industrie cinematografiche, ma anche tutti quelli che banalmente non hanno un televisore dotato di Display Port e HDCP che, rei di non comprare un televisore nuovo ogni sei mesi, non possono vedersi i filmati regolarmente acquistati da iTunes. Ancora una volta la famosa lettera di Jobs in cui si proponeva di togliere gli odiati lucchetti è stata disattesa dai fatti.

Perché ricordatevi che prima di essere utenti siete tutti dei ladri potenziali. Vergogna!

Buona fruizione a tutti.