sabato 27 settembre 2008

And I am a Mac

Non saprei descrivere la mia sensazione, più che di indignazione di tristezza. Perché ho letto nel giro di poche ore alcuni articoli di cui ci si dovrebbe veramente vergognare.

Prima su melablog riprendono un'immagine molto triste che dice (traduco dall'inglese):

Ogni volta che scarichi l'SDK per l'iPhone, Dio uccide uno sviluppatore Microsoft.
Poi più o meno in giro si parla di un sito che prende per il culo la nuova campagna pubblicitaria Microsoft con frasi del tipo (ne cito una particolarmente triste):
I hate my life, and I'm a PC
[Odio la mia vita, e sono un PC]
E ancora leggo che queste frasi "spiegano chi siano veramente i PC Users e quale sia il loro comportamento e modo di pensare" (in pratica se usi un PC non puoi che odiare la tua vita te lo dico io che sono più intelligente di te) e che quegli utenti che, per un motivo o per un altro, sono contenti dei loro "lenti e stupidi computer" sono dei "poveri pazzi" perché impiegano lo stesso entusiasmo che ci mettono i fanboy Apple, ma lo fanno dalla parte sbagliata. Al rogo! A morte!

Dalla cosa dovrei dedurre che siccome uso Windows sono depresso, ho paura delle novità e ho buone probabilità di diventare pazzo. Poi accendo il Mac (aspetto i due minuti che ci mette a caricare, ma non erano i PC ad essere lenti?) e improvvisamente rinsavisco. Una specie di disturbo della personalità...

A quegli utenti Mac che sono caduti così in basso alla ricerca di nuovi traguardi di fanatismo dico una cosa:
siete patetici

Agli altri utenti Mac, quelli un po' più sani e spero più numerosi, posso solo augurare di coltivare la propria passione con una manciata di buon senso e consapevolezza.


Buona commiserazione a tutti.

giovedì 25 settembre 2008

Devi stare muto

In casa Apple comanda Apple. Fa niente se i soldi erano buoni quando hai comprato l'iPhone, l'iPod o l'iFac (fate finta sia italiano maccheronico dall'inglese). Fa niente se hai pagato i 99 dollari per diventare sviluppatore e sperare che un giorno la mela ti dica di sì.

Perché se per un qualche motivo la tua applicazione viene rifiutata non puoi dirlo. Devi stare muto perché non sono cazzi tuoi. Non lo deve sapere nessuno. Zitto e paga. Altrimenti ci vanno di mezzo anche le altre app. È davvero questo che vuoi?

Una situazione che ha dell'inaccettabile soprattutto quando le polemiche sugli esclusi (in questo negozio non possono entrare i cani e gli ebrei) non riguardano applicazioni che creano problemi di privacy o sicurezza per l'utente. Gli esclusi sono quelli che cercano di fare meglio di Apple là dove Apple non vuole fare di meglio. Perciò le email si possono leggere solo in un modo, e il vostro giocattolo non può funzionare se non attraverso iTunes.

E questo ci riporta al principio: in casa Apple comanda Apple. Peccato che il telefono sia mio.

Buona spifferata a tutti.

mercoledì 24 settembre 2008

Andrea non s'è perso

C'è veramente da ridere se a meno di nove ore dal lancio del primo telefono con Android (che è veramente brutto, il telefono, non Android) c'è chi scrive «Il telefono di Cupertino, per ora, immune all'effetto Android».

Riguardo invece le stime di vendita, che sono poi il succo dell'articolo: smettiamola di stare a sentire 'sto Gene Munster. Finora non c'ha fatto una bella figura. Aveva previsto un'intera famiglia di iPhone e infatti abbiamo una scelta sterminata che zio Steve ha ridotta al modello bianco e al modello nero solo per non fare un torto ai daltonici. Aveva stimato anche 49 milioni di esemplari venduti entro il 2009, e invece le stime attuali parlano di 11 milioni, che sono comunque una cifra di cui andare fieri (non io ma Apple).

Ma questo G1 (non doveva chiamarsi Dream?) rappresenta una minaccia per l'iPhone? La risposta è semplice e banale come un gelato al cioccolato ed è No. E si badi che non dipende dal fatto che il telefono in questione sia oggettivamente brutto o manchi del multi-touch. È che non mira a fregar clienti all'iPhone, ma al BlackBerry che, piaccia o non piaccia, vende molto più dell'iPhone.

Buon bicentenario a tutti!

lunedì 22 settembre 2008

Annunci a raffica

Ora che Google e Mozilla hanno tirato fuori degli interpreti javascript degni di questo nome, Apple non è certo rimasta nella terra beata in cui Safari era più veloce di Firefox 2 (due, non tre, la pagina sul sito è ferma al due, ma qualcuno glielo dica, diamine!). E infatti gli sviluppatori di Webkit, che giusto per intenderci non sono tutti stipendiati da Apple, hanno tirato fuori gli artigli e presentato SquirrelFish, un interprete che il codice Javascript manco lo vedi tanto se lo magna in fretta.

Anzi, no... Ecco a voi SquirrelFish Extreme, ancora più veloce e ancora più potente. Ma cosa vedo all'orizzonte? È SquirrelFish Ultimate, seguito a ruota da SquirrelFish SuperMan Edition e SquirrelFish UltraMaxiPlus. Accidenti, questa è vera e propria invidia del pene!

Buona estradizione a tutti.

sabato 20 settembre 2008

Imbarazzo a doppia via

È decisamente imbarazzante, bisogna ammetterlo. Insomma: Microsoft fa fare una campagna promozionale per combattere la sopravanzata di Apple e i pubblicitari incaricati usano dei Mac?
Sarebbe come dire che gli edifici di Steve Jobs sono stati progettati con AutoCAD su Windows, oppure dire che FoxConn che assembla MacBook e iPhone usi dei PC all'interno delle sue fabbriche. Sarebbe veramente ridicolo.
Buon imbarazzo a tutti.

venerdì 19 settembre 2008

Safari immune all'effetto Chrome: Grazia Alcà!

Darwin Bell: Thank youSafari immune all'effetto Chrome. Grazia Alcà!
Banalmente perché Safari è usato solo su Mac: la versione per Windows è un obbrobbrio di cui sarebbe giusto vergognarsi... oppure no?
Insomma se uno ci pensa bene ecco quello che succede. Magari io ho un'iPod e Apple mi dice che tra gli aggiornamenti c'è anche Safari... Lo provo e subito me ne pento: lento e in crash ogni tre-per-due. Eppure sul Mac del mio amico, quello fanatico che le mele le morde solo una volta e poi le mette via, su quel computer là Safari va benissimo. Vuoi vedere che è colpa di Windows? Eppure Firefox su Windows fuziona anche meglio che sul Mac. No, non può essere un problema di sistema operativo
Ne pensano una più del diavolo.
Buon ringraziamento a tutti.

giovedì 11 settembre 2008

Ricomincia la rincorsa

Era prevedibile: il nuovo iTunes blocca iPhone e iPod Touch sbloccati. Niente paura, la soluzione è prossima e sarà efficacie come al solito.

Nel frattempo ecco come deve essere andata l'ultima riunione in casa Apple a proposito dei terminali sbloccati.

- Steve... Sì, ecco... è che...
- Cosa?, diavolo di un mac!
- È che l'hanno sbloccato di nuovo.
- L'iPhone dici?
- Sì, Steve, l'iPhone. E anche il Touch.
- Cacchio, ma non possiamo portarli in tribunale?
- Non saprei, dovremmo chiedere all'ufficio legale e...
- Magari denunciamo tutti quelli che lo sbloccano, no?
- Ehm... beh, non saprei... insomma in fin dei conti ce li hanno pagati...
- Sempre con questa storia della proprietà privata, ma non l'avevano abolita?
- No, Steve. Solo in Cina.
- Quelli sì che sono bei posti!