lunedì 31 marzo 2008

E il Mac arrivò ultimo

Foto di ggee dal CanSecWestSinceramente non avevo dubbi: vuoi che un po' era nell'aria, vuoi che un po' l'esperienza insegna, mi aspettavo che fosse il sistema Linux l'ultimo a restare in piedi.
A deludere è stato Windows Vista: dopo tanti vituperï e tanta infamia, sembrava dovesse cadere prima e invece così non è stato. È servito un ulteriore rilassamento delle regole del contest per riuscire a buttarlo giù. Alla fine è caduto grazie ad una falla 0-day (cioè non ancora resa nota) nel Player Flash di Adobe. E questo ci dovrebbe far riflettere. A capo.

Linux, l'africana Ubuntu nella fattispecie, non è caduto.
Windows Vista è caduto grazie ad una falla in un software Adobe.
MacOSX è caduto grazie ad una falla in Safari.
Cosa significa? Vengo e mi spiego. Mentre Windows è caduto grazie ad un problema portato da un software di terze parti, il Mac (fatto da Apple) è caduto per colpa di una falla in Safari (sempre fatto da Apple).
Insomma se Apple ha fallito non può far altro che biasimare se stessa.

Per le precedenti puntate:

venerdì 28 marzo 2008

La voce dello struzzo

Occhi Languidi - Foto di Daniele MuscettaInnanzitutto una precisazione: non ci sono voluti due minuti ma trenta secondi, roba che a Hollywood ci avrebbero già fatto un film.
Tempo a parte, della notizia non tutti ne hanno parlato con obiettività. Anche un blog che leggo sempre volentieri ha fatto questo errore, raccontando che il Mac violato durante il recente CanSecWest security conference's PWN 2 OWN è stato sì il primo a cadere ma affermando anche che era da solo e che solo in seguito gli altri computer (una macchina Linux e una macchina Windows) sarebbero entrati in gara.
Questo non è corretto. I tre computer sono stati esposti esattamente allo stesso modo e su tutte e tre le macchine sono state applicate le stesse regole. Sottoposti allo stesso regolamento le macchine Linux e Windowshanno resistito mentre finora ha capitolato solo il Mac, grazie ad un baco presente in un altro prodotto Apple: Safari. Del quale, statene certi, continueremo a parlare.

Due minuti. La gogna e la vergogna

Two fingers - Foto di IRobboBisogna innanzitutto ribadire una cosa: nessun sistema è sicuro. Certo è che due minuti sono proprio pochi. Roba di cui bisognerebbe vergognarsi, soprattutto quando nella propria campagna pubblicitaria ci si vanta di essere a prova di raffreddore (un bacio a chi indovina di cosa sto parlando - è facile!).
Eppure Microsoft avrebbe dovuto insegnare che non basta dichiararsi sicuri per esserlo. E quando mancano i fatti non resta che un vano auto compiacimento. Che non è molto lontano da un Playboy sfogliato da soli in bagno.

giovedì 27 marzo 2008

Apple ammette la scarsa qualità dei suoi schermi

More colours - Foto di szeretlek_maNe avevo già parlato, degli schermi Apple di bassa qualità: 18 bit invece di 24, con una resa cromatica pari a circa l'1,6% (uno virgola sei percento) di quella millantata E anche Apple è stata costretta ad ammettere che effettivamente gli schermi montati sui suoi computer hanno questo problema. Costretta poiché l'ammissione è arrivata in seguito ad un'azione legale, risolta con un accordo siglato con due fotografi americani che hanno denunciato la società di Jobs per pubblicità ingannevole. Apple infatti millantava la possibilità di rappresentare milioni di colori, una bugia che ha spinto i due fotografi ad acquistare un computer non adatto alle loro esigenze di fotoritocco.
Purtroppo i termini dell'accordo sono riservati (in pratica Apple ha pagato i due fotografi per mettere a tacere la cosa) e nulla cambierà per quanti non conoscano questa storia. A tutti gli altri un consiglio: se dovete fare della grafica non comprate un Mac. O al massimo prendete un Mac senza schermo e abbinategli un monitor decente. Aspettando, senza troppa fiducia, il ritorno del PVA.

giovedì 6 marzo 2008

La paura fa novantanove

BW_jailed snow by racineurSteve Jobs ha presentato il Software Development Kit per iPhone, iPod Touch e tutti quei dispositivi futuri di cui è facile prevedere l'arrivo. Tutti si aspettavano qualcosa di speciale, applausi a non finire, standing ovation e invece...
E invece accoglienza freddina, chissà come mai.
Forse perché l'SDK non ha nulla di speciale? Forse perché non c'è nulla di più rispetto a tutti gli SDK per le altre piattaforme mobili? Forse perché Apple come suo solito vuole tenere tutto sotto la sua ala protettiva?
Forse è proprio così. Comunque resta il fatto che per scaricare il tanto ambito SDK bisogna registrarsi come sviluppatore. Gratuitamente. E per installare i nuovi programmi bisognerà aggiornare il firmware alla versione 2.0, prevista per giugno. Anche questo, gratuitamente. Tranne che per l'iPod Touch per cui bisognerà pagare una piccola sovrattassa (come per il canone Rai scaduto), una piccola imposta dovuta alla legge americana. A cui siamo soggetti anche noi europei, anche se i giocattolini di Apple li fanno in Cina.
Una volta sviluppato il programma, questo andrà distribuito obbligatoriamente tramite iTunes. Se il programma è commerciale Apple tratterrà il 30% (neanche i giochi per Playstation devono versare un balzello così alto). Se invece il programma è distribuito gratuitamente Apple lo distribuirà gratuitamente, anche se questa è una mezza bugia. Infatti che il programma sia gratuito oppure no, lo sviluppatore dovrà comunque aderire all'iPhone Development Program, che prevede una quota d'iscrizione di 99 dollari. Tutto questo mentre sia per Symbian che per Android non c'è nessuna quota associativa e Android è addirittura opensource. Giusto per restare liberi.
Per quanto riguarda il titolo La paura fa novantanove, ci sono due riferimenti. Uno riguarda il prezzo da pagare per aderire al programma di sviluppo, 99 dollari. L'altra è la paura che Apple ha di Android: perché altrimenti affaccendarsi a fornire un SDK agli sviluppatori?